Arrotondare lo stipendio: prova con il dropshipping

Ormai in tempi di crisi, molti sono alla ricerca di un’attività alternativa per integrare lo stipendio, che non richieda un impiego di tempo troppo oneroso e sopratutto con un investimento minimo. Un ottima soluzione, come sempre, è internet e più precisamente il dropshipping.

Cos’è il dropshipping?

Il dropshipping è un modello di vendita grazie al quale il venditore vende un prodotto ad un utente finale, senza possederlo materialmente nel proprio magazzino.

Il venditore, effettuata la vendita, trasmetterà l’ordine al fornitore che in questo caso viene chiamato “dropshipper”, il quale spedirà il prodotto direttamente all’utente finale.

In questo modo, il venditore si preoccupa esclusivamente della pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi di imballaggio e spedizione che invece sono a cura del fornitore.

(cit. Wikipedia)

La spiegazione di wikipedia,chiarisce abbastanza il concetto. Dropshipping significa essere rivenditore di merce senza avere l’onere del magazzino e con un investimento iniziale minimo, se non nullo, a seconda delle competenze che si possiedono.

Cosa fare per cominciare?

Per partire con l’avventura del dropshipping, gli step da seguire sono semplici:

  • Acquistare un dominio con spazio web e data base MySQL
  • Installare sul nuovo spazio web uno dei molti CMS disponibili, anche gratuiti
  • Caricare i prodotti manualmente o mediante caricamento automatico, se previsto dal fornitore
  • Pubblicizzare il proprio sito al meglio per incrementare le vendite, ovunque riteniate più opportuno

Quali sono i guadagni?

I guadagni variano  a seconda del vostro fornitore, ma sono tra il 15% e il 30% sul fatturato, possono inoltre aumentare in base al volume di affari.

Quali sono i costi?

I costi fissi sono:

  • Costo dello spazio web, che può variare da €10 l’anno a diverse centinaia di euro il mese, dipende se scegliete un semplice hosting condiviso o un server dedicato, indicato per i siti che hanno un alto traffico. In generale il consiglio è quello di scegliere, per iniziare, la soluzione più economica, ma non troppo, per evitare disservizi, anche gravi, e in seguito, quando la vostra attività sarà cresciuta, spostarsi su un prodotto più performante.
  • Costo di accesso al file per l’aggiornamento dei prodotti del vostro fornitore.

Si aggiungono ai costi fissi, i costi di realizzazione del sito, se non avete le conoscenze tecniche per implementarlo da soli e anche per quelli dipende dal professionista al quale vi rivolgete. Il consiglio, è quello di rivolgervi SEMPRE ad un professionista, anche se avete l’amico di turno ‘esperto’ di web che si offre di farvelo gratis. La tentazione è forte, lo so, ma per un’attività di successo, c’è bisogno di un’assistenza competente e professionale, che difficilmente il ‘programmatore’ occasionale vi può garantire.

La nostra offerta

Gli ambiti nei quali poter realizzare il vostro store nuovo di zecca sono molti, e sicuramente tutti hanno una loro nicchia di mercato. Noi abbiamo scelto di rivolgere la nostra attenzione al settore dei sexy shop (sex shop come dicono all’estero), perché sicuramente non ha conosciuto la crisi come altre categorie di ecommerce, inoltre i sex-toys sono un tipo di oggetti che si prestano molto più di altri alla vendita online.
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